Pressioni antropiche

“Corso d’acqua con caratteristiche di salmonidi”
Confesso un po’ di timore avuto per questo cartello scoperto dopo due ore abbondanti in cui ci si rinfrescava piedi e membra nelle pozze d’acqua dietro il mulino abbandonato.
Un posto incantevole, in cui le uniche forme di vita incontrate sono state minuscole rane, piccoli pesci, tanti ragni d’acqua, all’ombra dei rami delle piante.

“Per acque a salmonidi si intendono i tratti a monte dei corsi d’acqua, caratterizzati da minori pressioni antropiche, temperature più fresche e migliore ossigenazione, con spiccato carattere torrentizio.”

Questa la definizione di “salmonidi” scoperta solo qualche ora dopo, quando i telefoni hanno ripreso la linea non prima di avere incrociato un paio di cervi lungo la via di rientro alla tenda.

La pressione sarà diversa invece il secondo giorno, quando abbiamo percorso il parco fluviale di colle val d’Elsa. Pressioni dal punto di vista dell’affluenza di persone e famiglie lungo i corsi d’acqua e nelle pozze di acqua azzurra del fiume Elsa. Ma anche qui, se guardiamo dal punto di vista delle modifiche portate da l’uomo dal corso d’acqua , tranne la messa sicurezza del percorso, non ce ne sono.

Ci chiediamo allora, mentre camminiamo la sera nella città sospesa, la parte alta di colle val d’Elsa, quale sia il ruolo e il giusto approccio di noi abitanti di questa terra. Ce lo chiediamo, anche pensando alla relazione con gli altri abitanti, noti o non, che incontriamo lungo il cammino. Ma soprattutto in relazione alle scelte che come singoli, come comunità e come sistema dobbiamo fare per preservare e amare la terra che ci ospita.

Pressioni antropiche, che parte da noi con i nostri cinque figli (e la piazzola di fianco alla nostra che da un paio di giorni testa vuota….), dalle vacanze che scegliamo di fare e dalle scelte di ogni giorno una volta a casa. Pressioni che non basta riferire a noi…oggi ancora più serve ragionare e agire come comunità competente.

Quindi, parafrasando Antonio Gramsci, è il momento non più rinviabile:
-mettiamoci in discussione! c’è bisogno di ripartire, lasciare ormeggi rassicuranti ma senza futuro per osare l’inedito capace di cambiamento;
-approfondiamo! andare in profondità, conoscere e condividere, sono questioni che hanno bisogno di tutte le nostre intelligenze e competenze;
-mobilitiamoci! Dobbiamo avere l’ardore di farci movimento, comunità che immaginano, praticano e sollecitano pratiche nuove

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